
Un farmaco di solito non perde efficacia alla data di scadenza se ben conservato, normalmente in luogo fresco e asciutto. Vari studi hanno dimostrato che un farmaco può essere ancora efficace, avendo perso solo una piccola parte della propria potenza, anche a distanza di mesi o addirittura anni dalla data di scadenza. Inoltre prodotti tossici causati dalla degradazione dei componenti della medicina sono pressochè assenti.
Vi è una variabilità a seconda della formulazione (le compresse sono quelle che si conservano meglio, meno le sospensioni), dell’ambiente (peggio il caldo – umido), e della sostanza. Una volta che la medicina è aperta però tutto cambia e bisogna attenersi a quanto consigliato nella confezione: i tempi di efficacia si accorciano drasticamente.
Le sospensioni di antibiotico a cui viene aggiunta acqua o le fiale per via iniettiva a cui viene aggiunto il solvente, una volta ricostruite vanno usate nei tempi consigliati sulla scatola o nel foglietto illustrativo, controllando comunque che eventuali cambiamenti di colore o la precipitazione della soluzione nel fondo (in particolare per le formulazioni per iniezioni) non siano segnalati dal produttore del farmaco come segni di degradazione.
Attenzione ai farmaci che vanno conservati in frigorifero: se per errore vengono congelati (in particolare le sospensioni) possono degradarsi abbastanza rapidamente.
Conclusioni ad uso di noi genitori
Quanto detto non significa naturalmente che si possono usare farmaci scaduti: nessun produttore si prenderà mai la responsabilità di garantire la sicurezza e l’efficacia del proprio farmaco oltre la data di scadenza, che va quindi rispettata con precisione. Tuttavia in caso di somministrazione per errore di un farmaco scaduto, specie se da poco tempo, ci si può evitare patemi e sofferenze: la possibilità di avere causato danno al piccolo è molto bassa.
D’altra parte l’ingestione accidentale da parte del bambino di una quantità eccessiva di farmaco (ad esempio per errata custodia delle medicine da parte dei genitori) va presa con molta attenzione perché questo può avere conservato quasi tutta la propria potenza.
In entrambe le condizioni è bene comunque mettersi in contatto col proprio medico, con le inevitabili procedure d’urgenza nel secondo caso.
Bibliografia
The Medical Letter, Ed. Italiana 2002; 99-100
© 2003, Dr. Stefano Gorini