Il mal di… tutto (il dolore nel bambino)

In questa pagina vengono date indicazioni generali su cosa fare nel caso che il bambino si lamenti di un dolore insorto da poco in qualche parte del corpo. Non viene quindi affrontato il problema del dolore che si ripete più o meno frequentemente oppure del dolore cronico. Il dolore è a volte l’unico segno che un bambino, specie se piccolo, è in grado di comunicare. Pertanto dare indicazioni generali ai genitori su cosa fare è come entrare in un “terreno minato”. Si rischia di eliminare a volte l’unico segno prezioso che può indirizzare il medico verso una diagnosi, cioè a scoprire l’origine, la malattia che ha il bimbo in quel momento. Ciononostante è esperienza comune a tutti i genitori che qualcosa bisogna fare. Ma in questo caso serve veramente richiamare il fine di questa sezione del sito cioè il “cosa fare in attesa del proprio pediatra”. Qui si vogliono quindi consigliare solo dei provvedimenti di ordine generale che possano tamponare per un poco il problema legato al dolore senza rischiare di combinare dei pasticci. Proprio per questo motivo l’elenco che seguirà è volutamente incompleto, essendo preferibile che alcune situazioni (per l’età del bambino, per la sede di insorgenza, per la gravità ecc.) vengano affrontate direttamente del medico.

I farmaci antidolorifici

Nella maggior parte dei casi non è necessario ricorrere immediatamente alla somministrazione di un farmaco. Molte volte, attuando utili misure di consolazione del bambino, il dolore può anche cessare senza medicine: la somministrazione del succhiotto, una caramella zuccherata e qualche carezza da parte dei genitori a volte sono risolutivi. Se è necessario ricorrere ai farmaci, è bene che il genitore eventualmente proceda autonomamente solo “una tantum” e che passi alle somministrazioni successive solo dopo averne parlato con il proprio medico.

Nei bambini sono 2 i farmaci antidolorifici che si usano più frequentemente per via generale. Agiscono dopo circa mezz’ora:

    • Paracetamolo (Tachipirina, Efferalgan e altri – in gocce, sciroppo, compresse e supposte)
    • Ibuprofene (dai 6 mesi: Nurofen e altri – in sciroppo e supposte).

Il paracetamolo viene somministrato, come in caso di febbre, fino a 4 volte al giorno (ogni 6 ore), mentre l’ibuprofene fino a 3 volte (ogni 8 ore ).

L’aspirina non va usata nei bambini a meno che non venga prescritta dal medico.

Mamma ho male a… (i dolori più frequenti)

    • Il mal d’orecchie: le gocce alle orecchie sono spesso usate dai genitori, ma è meglio non utilizzarle a meno che non siano prescritte dal medico. In caso di dolore persistente è preferibile somministrare direttamente paracetamolo o ibuprofene. Se è in corso un’otite acuta può essere necessario, ma a volte non lo è, ricorrere a un antibiotico.
    • Il mal di gola: in questa situazione i farmaci antinfiammatori, pur molto usati, vanno riservati solo ai bambini più grandi e dopo indicazione del medico. Per alleviare il dolore si possono usare quindi i 2 farmaci già consigliati. Se la causa che ha determinato il mal di gola è una faringite batterica, è necessaria la terapia antibiotica.
    • Il mal di testa: meglio l’ibuprofene del paracetamolo e, qualora la cefalea sia un problema che si presenta spesso e se ne sia accertata l’origine benigna, è bene che venga assunta all’inizio della crisi di dolore.
    • Il mal di denti: anche qui paracetamolo o ibuprofene. Se la causa è un ascesso serve terapia antibiotica.
    • Il mal di pancia: difficile dare indicazioni generali. Nell’addome vi sono molti organi e sedare il dolore senza averne individuato la causa è un rischio da non correre. D’altra parte il dolore addominale è molto frequente nel bambino e il più delle volte la causa è banale: le coliche gassose nei primi mesi, un’infezione per lo più virale di solito nel bimbo più grande, una particolare sensibilità del singolo bambino a stimoli che possono essere non dolorosi per la maggior parte degli altri bambini, un disturbo funzionale come reazione a un evento stressante ecc.
      Che fare? All’inizio è forse sufficiente solo lasciare il bimbo a letto, coperto, massaggiandogli la pancia: se la causa del dolore non è “importante” spesso queste semplici manovre consolatorie sono sufficienti. Nelle “semplici” coliche gassose dei primi 3 mesi a volte il il piccolino smette magicamente di piangere e si calma con un bel giro in auto (nel seggiolino di sicurezza!).
      È da considerare con maggiore attenzione il dolore che è progressivamente sempre più intenso, localizzato in una zona della pancia e che si accompagna a vomito: la visita del medico è consigliata con maggiore sollecitudine.
      In ogni caso il consiglio è di non usare farmaci antidolorifici, a meno che non vengano prescritti dal medico.
    • I dolori agli arti: molte sono le cause che possono provocare dolore agli arti e la diagnosi va lasciata al medico. I cosiddetti “dolori di crescita” sono la causa più frequente ma la crescita non c’entra affatto. Con questo termine si intendono dolori non particolarmente violenti, in un bimbo per altro sano: sono il più delle volte dolori muscolari localizzati agli arti inferiori e non si ha mai gonfiore alle articolazioni. Insorgono spesso la sera dopo che il bimbo ha saltato e corso tutto il giorno. Spesso passa tutto con un massaggio ma se il dolore persiste si può usare “una tantum” uno dei nostri 2 farmaci.

NB. Queste brevi note hanno una finalità informativa generale e non sostituiscono in alcun modo l’atto medico del proprio pediatra


© 2003-2014, Dr. Stefano Gorini

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